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ASTM pubblica il proprio “Manifesto” per l’accoglienza inclusiva e di qualità nelle aree di servizio autostradali

ASTM pubblica il proprio “Manifesto” per l’accoglienza inclusiva e di qualità nelle aree di servizio autostradali

Oggi 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ASTM pubblica il proprio “Manifesto” per un’accoglienza attenta, confortevole e rivolta ad una gamma sempre più ampia di persone presso le aree di servizio autostradali. Queste aree servono milioni di viaggiatori ogni anno e concorrono quindi nella definizione del servizio offerto ai clienti, inclusi quelli con fragilità temporanee o permanenti, affiancandosi alla fondamentale e complessa gestione della viabilità, della sicurezza e in generale dell’esercizio autostradale.

Il “Manifesto” sintetizza la proficua collaborazione tra il Gruppo ASTM e CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS che ha permesso di mettere a fattor comune la volontà e le conoscenze tecnico-scientifiche specifiche per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi, a vantaggio delle persone e delle comunità.

Nell’ambito del più ampio progetto dell’Agenda della Disabilità, ASTM e CPD hanno avviato ad inizio anno questo progetto per valutare l’accessibilità strutturale e percettiva delle aree di servizio ed elaborare conseguentemente una serie di raccomandazioni, una sorta di toolkit per orientare e supportare chi progetta, gestisce e opera al loro interno. Tali indicazioni potranno ispirare proposte migliorative sia riguardo i servizi attualmente erogati presso le aree di servizio, sia riguardo quelli da assegnare attraverso future procedure di gara.

Le raccomandazioni frutto di questo percorso condiviso, oltre a far propri i criteri della progettazione universale che intende rispondere al meglio alle esigenze di tutti, indipendentemente dalle compromissioni fisiche, dall’età o da altre condizioni, sottolineano l’importanza della formazione degli operatori per acquisire conoscenze utili ad operare quotidianamente e in situazioni di emergenza. Questa è la vera inclusione alla quale tutti possono partecipare.

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